Vite di artiste eccellenti by Costantino D'Orazio

autore:Costantino D'Orazio
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2021-06-15T00:00:00+00:00

La passione di Camille Claudel (1864-1943)

L’avventura artistica di Camille Claudel inizia quando lei ha sedici anni.

Da un piccolo paese di provincia nel Nord della Francia, si trasferisce con la madre e la sorella minore a Montparnasse, che si sta trasformando nel sobborgo più effervescente di Parigi, dove proliferano gli studi degli artisti. La sua inclinazione per la pittura riesce a trovare sfogo nell’Accademia Colarossi. Fondata dal frusinate Filippo Colarossi, questa scuola gode di un certo successo perché è tra le poche ad ammettere anche ragazze e, soprattutto, sfida il comune senso del pudore permettendo alle studentesse di dipingere modelli nudi dal vero.

Una profonda rivoluzione, un gesto di libertà e fiducia nelle donne, che accorrono ad affollare i cavalletti del maestro. Sono giovani straniere, soprattutto americane, e francesi che provengono in particolare da famiglie semplici, come i Claudel. I nobili – o quel poco che rimane di questa classe sociale – e gli altoborghesi sono ancora troppo conservatori per permettere alle proprie giovani di affrontare una tale scandalosa situazione.

L’accademia si rivela per Camille un luogo molto stimolante: con alcune amiche inglesi – Jessie Lipscomb e Amy Singer – rie­sce ad allestire un primo atelier indipendente di scultura. Dopo un anno dalla sua iscrizione, il destino le mette di fronte l’uomo che le cambierà la vita. Partito il maestro per Roma, lo sostitui­sce un collega più giovane, considerato una promessa dell’arte francese: Auguste Rodin.

Il loro incontro è travolgente. Camille e Auguste non si scambiano solo le parole e i gesti consueti tra allieva e maestro, i due cominciano a sviluppare una dipendenza reciproca che coinvolge l’ispirazione, la creatività, la fantasia. I loro stili cominciano a fondersi in un linguaggio unico. Presto ha inizio una passione clandestina. Rodin sa bene che una relazione tra loro avrebbe suscitato scandalo: lui ha ventiquattro anni più della Claudel. Eppure, a leggere cosa si scrivono, all’inizio pare sopraffatto dal suo fascino. Non riesce a fare a meno di modellare il corpo della ragazza nelle sue sculture, che ben presto presentano sempre il volto di Camille.

Ma Rodin le riconosce anche un talento eccezionale. L’artista la stima talmente tanto da coinvolgerla nella lavorazione delle opere, dove Camille plasma con le sue dita mani e piedi, diventando l’alter ego dello scultore, per il quale prova un’adorazione totale.

Quando il giornalista Mathias Morhardt fa visita a Rodin, rimane colpito dall’attitudine dell’allieva.

Resta seduta sulla sua seggiolina in silenzio, con aria diligente. Le interminabili chiacchiere degli oziosi la sfiorano appena. Concentrata esclusivamente sul suo compito, impasta l’argilla e modella il piede o la mano di una statuetta che ha davanti. Ogni tanto solleva la testa, guarda il visitatore con i suoi grandi occhi chiari, accesi di curiosità e, oserei dire, di ostinazione. Poi riprende subito il lavoro che ha interrotto26.

La ragazza impara la tecnica della lucidatura del marmo che imiterà quella dei maestri rinascimentali e si concentra sul movimento delle figure più che sulla perfezione anatomica dei corpi, fluidi agglomerati di materia, scossi dalle loro imprevedibili emozioni.

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